Poco fa stavo inserendo i risultati dei miei allenamenti, nel file della preparazione per Tarquinia, e così ho voluto tirare un po' le somme dopo quasi 9 settimane di preparazione.
Risultato??? Non ci capisco nulla! Di solito la mia condizione cresce in modo piuttosto proporzionale, senza grossi picchi o grossi cali di rendimento.....Quest'estate invece ho degli sbalzi incredibili.
Un esempio?? Giovedì 31 luglio, allenamento di Variazioni da 1' - 2' - 3' sopra soglia, con recupero il tempo della variazione fatto al ritmo del fondo lento, per 16 km di corsa continua, chiuso molto bene a 3'34" di media; Martedì 05 agosto, allenamento sempre di variazioni da 90" sopra soglia seguiti da 90" al ritmo del fondo lento e sempre per 16 km chiuso a 3'45" di media con tanta fatica e decisamente scontento.
Come è possibile che nel giro di 5 giorni in due allenamenti piuttosto simili come ritmi e durata io abbia avuto un calo così marcato??
Mi è capitato anche in passato di avere dei cali di rendimento a distanza ravvicinata, dati da una serie di allenamenti duri non recuperati, o da condizioni climatiche non favorevoli come ad esempio il vento contrario.....ma mai differenze di addirittura 10" al km.
Poi però, ho la buona norma di segnarmi anche le condizioni climatiche (se piove, se c'è nebbia, se c'è vento ma soprattutto gradi e tasso di umidità) e confrontando i dati si ricavano informazioni interessanti.
Quando ho corso l'allenamento "soddisfacente" (giovedì 31 luglio) c'erano 26° abbastanza umidi (circa il 65% di umidità), mentre quando ho fatto l'allenamento "scadente" (martedì 05 agosto) la temperatura era di 32° con un tasso di umidità sul 75%.
Gli allenamenti si sono svolti sempre alla stessa ora, al mattino con partenza verso le 09.00!
Questo un po' mi conforta e mi fa capire come, in estate, non sia possibile correre basandosi esclusivamente con il cronometro o la frequenza cardiaca, ma bisogna avere l'intelligenza di gestirsi a seconda delle condizioni climatiche che possono alterare negativamente le proprie prestazioni.
Resta il fatto che capire come si sta realmente diventa difficile, in quanto è solo il cronometro (e le sensazioni fisiche) che te lo dicono e, attualmente, il cronometro appare impazzito con sbalzi che sentono.....il tempo!
Ho però un riferimento che un po' mi conforta, due lunghissimi di 40 km svolti a distanza di tre settimane sempre sullo stesso circuito da 4km e 20 metri piuttosto "movimentato" con salitelle e discesette, a Baselga di Pinè (circa a 1000 metri di altitudine) dove la temperatura è stata sempre intorno ai 22° (sia nel primo che nel secondo allenamento, idem l'umidità); il primo dei due lunghissimi l'ho corso a 4'02" di media (154bpm), il secondo a 3'57" (153bpm), facendo decisamente meno fatica la seconda volta.
Il 24 agosto, sempre sullo stesso circuito proverò a farne 60 di km....sarà un buon test!
Vedrò solo a fine settembre se tutto il lavoro che sto svolgendo avrà dato i suoi frutti, quando le condizioni climatiche non saranno più cosi "estreme" per correre.
14 agosto 2008
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5 commenti:
E' proprio vero le condizioni climatiche e sopratutto la temperatura alta sono determinanti, io a Mantova con l'umidità elevata e il caldo asfissiante che caratterizza le nostre zone, sono a volte letteralmente distutto dopo magari un allenamento di soli 10 km.
Una curiosità Marco, a Baselga il circuito che usi sarebbe quello attorno al lago Serraia se non ricordo male il nome?
E questi lunghi li corri sempre solo o ti organizzi con qualche compagno a piedi o in bici?
Ciao Cristian,
si, il lago è quello di Serraia....è un bel posto per correre a circa 100o metri di altitudine; il circuito è stato misurato per una gara di 24 ore che organizzano a metà giugno, quindi ci sono dei riferimenti metrici precisi che per me sono fondamentali.
Poi è un percorso molto muscolare, con salitelle e discesette che lo rendono vario e impegnativo.
Ci sono solo 800 metri di sterrato ma è ben battuto. L'unico problema è che la domenica ci sono diversi turisti che passeggiano e un pochino ostacolano....basta farsi sentire ed il 95% di loro si sposta e ti lascia strada.
Di solito vado su con la Monica Carlin che abita da quelle parti. E' circa un anno che l'alleno e quindi è un'occasione per vedere come sta e come corre oltre che per fare un ottimo allenamento.
Per i rifornimenti è sempre venuta sua mamma che, mentre noi corriamo, passeggia sullo stesso circuito e si porta dietro le nostre borraccie. C'è comunque una bella fontanella dove poter bere ad ogni giro.
Domenica 24 abbiamo in programma un lunghissimo di 60km sempre sullo stesso percorso.
Ciao.
ciao marco. è una cosa normale d'estate perchè bisogna considerare non solo la temperatura esterna ma soprattutto l'umidita atmosferica. ti dico ciò perchè personalmente il mio migliore periodo di rendimento va da ottobre ad aprile li la condizione cresce gradualmente in base agli allenamenti senza grosse variazioni salvo sovrallenamento quindi non ti preoccupare vedrai che il salto di qualità prestativo lo farai dopo il 10 ottobre dico questo dopo aver visto i tuoi allenamenti svolti. ciao.
ciao marco. è una cosa normale d'estate perchè bisogna considerare non solo la temperatura esterna ma soprattutto l'umidita atmosferica. ti dico ciò perchè personalmente il mio migliore periodo di rendimento va da ottobre ad aprile li la condizione cresce gradualmente in base agli allenamenti senza grosse variazioni salvo sovrallenamento quindi non ti preoccupare vedrai che il salto di qualità prestativo lo farai dopo il 10 ottobre dico questo dopo aver visto i tuoi allenamenti svolti. ciao.
Ciao,
infatti l'idea era proprio quella....fare il salto di qualità più o meno in quel periodo per mantenere uno buono stato di forma fino all'08 novembre dopo aver scaricato le ultime due settimane.
Ora con questo infortunio alla schiena devo rivedere tutti i programmi....
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