RICORDI DI UN MONDIALE

31 luglio 2008

SPORT & DOPING

E’ notizia di ieri che il ciclista professionista Riccardo Riccò ha ammesso alla procura antidoping del CONI di aver fatto uso di DOPING, in particolare del CERA, l’EPO di 3° generazione.
Riccò, dopo essere stato trovato positivo all’ultimo Tour de France, aveva “stragiurato” di non aver preso NULLA, al massimo le solite vitamine, e che il suo ematocrito (superiore al 50%) era così di “NATURA”.
Questa vicenda mi ha portato a fare alcune riflessioni che vorrei condividere con chi legge.
La prima…. “Come è credibile che vengano trovati positivi all’EPO ciclisti di medio o basso livello (come i primi due casi al Tour di quest’anno), che prendono delle mezze ore nei tapponi dai più forti, e che i più forti siano puliti?…..Non si spiega! Se un ciclista, che in classifica, a metà Tour, è a 2 ore dal primo, viene trovato positivo, come fanno i primi ad essergli così superiori?"
La seconda…. “Con che coraggio i Team Manager delle squadre dei ciclisti trovati positivi riescono a dire che, loro e i medici della società, non ne sapevano nulla?” o “Che agli sponsor non interessa che i corridori ottengano risultati agonistici e che garantiscono comunque soldi e sponsorizzazioni per 4 o 5 anni”. Nessuna azienda fa una sponsorizzazione senza “auspicarsi” (anche se sarebbe meglio dire “pretendere”) risultati e vittorie.
La terza…. Ma come fanno certi giornalisti, televisivi e di carta stampata, prima difendere a spada tratta tutti quegli atleti che compiono “imprese inumane” e quindi “sospettabili” per poi, una volta che vengono trovati positivi, attaccarli e definirli “delinquenti” per poi ancora, una volta che questi scontano la squalifica a tornano a correre e a vincere, riabbracciarli come figliol prodighi e perdonarli e riosannarli? Ma dove sta la coerenza?
La quarta…. Io a Riccò quasi credevo quando diceva di essere pulito, di non aver preso nulla! In fondo di controlli antidoping ne aveva fatti parecchi ed era sempre risultato negativo! Ma allora? Devo credere a tutti quegli atleti che dicono di essere puliti e che anzi si permettono di dubitare di altri? Questo mi porta solo a dubitare veramente di tutti….soprattutto di chi non conosco di persona!
La quinta…. Ma come fa un atleta ad essere testato decine di volte e ad essere trovato positivo solo una volta? Uno o si dopa o non si dopa…Ma come li fanno questi controlli? Che cosa cercano?
Come è possibile che avvolte si parla di scambio di provette? Io sono stato sottoposto all’antidoping tre volte e per le procedure che hanno è impossibile che le provette vengano scambiate!
Il doping è sempre più avanti dell’antidoping (dicono i medici…), sono anch’io convinto che sia così! E quindi? Quindi purtroppo non c’è soluzione! Soprattutto nel nostro “povero” ambiente della corsa (povero in senso economico) dove i controlli sono scarsi o quasi del tutto assenti, perché costano o perché avvolte è meglio non far sapere!

5 commenti:

Andreadicorsa ha detto...

che si vergogni... e ci viene a raccontare che era la prima volta e che al giro d'Italia era pulito?? questo fenomeno era già stato fermato più volte in passato ancora quando era un juniores... e ora si assume tutte le responsabilità dicendo che ha fatto tutto da solo? ma chi ci crede? 2 anni di squalifica forse lo faranno ragionare e tirare fuori anche i nomi dei dottori che lo hanno drogato.
w l'antidoping

Marco ha detto...

Sai quale è il problema Andrea??
Che di anni ne farà solo 1 perchè "ha collaborato"! Riccò ha 24 anni e a 25 riprenderà a correre "tranquillamente"! W l'antidoping? Si....se viene fatto bene! Il mio dubbio è che spesso i controlli vengano fatti con troppa "superficialità"! Se fossero controlli "seri" una buona parte degli atleti professionisti (di qualsiasi sport) non sarebbero "così tranquilli"! Sono convinto che "non si voglia" trovare i dopati....sai che scandali se incominciano a trovare positivi parecchi calciatori di seria A che vengono pagati milioni di euro e che fanno muovere milioni di euro? Altro che calciopoli....Sono nello sport da quando avevo 12 anni, lo sport è il mio lavoro (come tecnico e direttore di centri sportivi) e certe cose, certe prestazioni, certe "esplosioni" non me le spiego
con il solo allenamento....eppure va bene così! Basta far spettacolo!

Anonimo ha detto...

Io penso che la bellezza degli sport "di fatica" stia proprio nel riuscire a far fronte ad una elevata dose di fatica per riuscire ad ottenere una determinata prestazione.Non vedo che soddisfazione dia vincere annullando questa elevata fatica ed imbrogliando se stessi e gli avversari

Giulyrun ha detto...

Il corpo umano reagisce in modi diversi, infatti, secondo me erano sicuri di farla franca. Ma il corpo umano non è una macchina perfetta e non sempre si può prevendere come reagisce agli sorzi, al cambio di temperatura, all'alimentazione etc.... Io credo poco che al Giro fosse pulito. Non è che la mattina si è svegliato e dato che doveva andare al Tour ha comprato al supermercato la Cera e se l'è iniettata il marcio è iniziato sicuramente anni fa.

monica ha detto...

io purtroppo credo che i controlli li facciano a chi vogliono e quando vogliono, nel senso che sono un po' pilotati. altrimenti alcune cose, come dici giustamente Marco, non si spiegherebbero...

io personalmente sono stata più volte sottoposta a controllo (sono inserita nella lista mondiale degli atleti soggetti a controllo a sorpresa dalla IAAF) e devo dire che in ogni caso la professionalità dimostrata dai dottori è molto alta.
anche io non credo che possano verificarsi errori...

in ogni caso al giorno d'oggi è molto meglio che alcuni anni fa, quando i controlli non c'erano affatto o lasciavano alquanto a desiderare....