RICORDI DI UN MONDIALE

15 gennaio 2009

A CHE PUNTO SIAMO!

Giusto due righe per fare un po' il punto della situazione.
Sono a metà della 7° settimana di preparazione che dovrà culminare con i prossimi mondiali sui 100 km in Belgio a giugno e la condizione, piano piano, sta tornando su discreti livelli.
Sono riuscito a fare tutto quanto mi ero imposto, facendo solo un paio di variazioni al programma originale causate alle avverse condizioni del tempo.
La cosa che più mi incoraggia è che, fino ad ora, non ho patito infortuni e non ho mai sofferto più di tanto a terminare gli allenamenti nonostante ne abbia svolti anche di particolarmente impegnativi.
Inoltre sono stato molto costante nella preparazione in palestra con pesi e stretching; inizialmente, a svolgere sedute di muscolazione, si tende ad "appesantirsi" con conseguente aumento della fatica e rallentamento dei ritmi.
Tutto sommato, questa sensazione di "pesantezza" l'ho avvertita ma i ritmi sono stati comunque "sufficienti" in proporzione al momento della preparazione in cui mi trovo.
Spero che, una volta terminato il lavoro con i pesi (verso metà marzo) e trasformata la forza incamerata, i ritmi possano essere anche superiori a quelli dell'anno scorso.....almeno io me lo auguro!

9 gennaio 2009

ANCORA SU CORRERE

Grazie a tutti coloro che hanno scritto un commento al mio ultimo post.
Sul blog di Andrea Rigo http://www.andreadicorsa.blogspot.com, la questione si è sviluppata ulteriormente.
Andrea ha scritto direttamente al sig. Menarini (direttore di Correre), il quale ha risposto in modo, come dire, "ridicolo".
Sono curioso di vedere se dopo i nostri interventi (mio e di Andrea) e di tutti coloro che leggono i nostri blog, il buon Menarini e il buon Pizzolato, avranno l'accortezza di rispondere in modo preciso, accorto, ma soprattutto "serio e competente" alle nostre, penso giuste, lamentele.
Qualcuno dirà:"Mica li leggono i vostri blog, manco vi conoscono".
Tranquilli....li leggerano! Non ho dubbi!
Di certo non ci conoscono, o ci conoscono poco ma, qualcuno un po' più intraprendente di chi ci legge o che è in qualche modo coinvolto nelle nostre faccende e che è con loro in contatto, gli farà presente di quello che si sta scrivendo.
I due direttori potrebbero avere due reazioni:
- Fanno finta di niente e lasciano che tutti si sgonfi.
- Danno un sacco di spazio direttamente sulla rivista perchè loro, quando c'è polemica, ci sguazzano e pensano che tiri molto di più di un resoconto di un campionato del mondo.
Vediamo un po' che succede!

4 gennaio 2009

ARTICOLO SU CORRERE



Parto da un presupposto: io, la rivista "Correre", non la compro più da un pezzo!
Ovvero da quando, nel 2006, dopo i mondiali sui 100 km in Korea, appena cambiata la direzione di quel giornale (da Marchei a Pizzolato/Menarini), non si diede il benchè minimo spazio alla medaglia d'argento conquistata da Monica Carlin nella gara femminile e alla medaglia d'oro per team ottenuta dalla squadra femmile.
Due risultati storici per l'ultramaratona italiana che, i nuovi direttori avevano consapevolmente non messo in risalto.
Trovai Menarini ad un expo di una maratona e, alle mie richieste di spiegazione di una tale "dimenticanza" mi rispose che lui, insieme ai suoi collaboratori (Pizzolato e company), avevano optato per una nuova linea editoriale, che desse maggior risalto alle persone piuttosto che agli eventi o ai risultati.
Non fui molto convinto di questa sua risposta e presi la decisione di non acquistare più quella rivista.
Cosa che feci fino a quest'estate quando, un giornalista di Correre (Leonardo Soresi) mi scrisse per chiedere un giudizio in merito alla rinuncia (poi rientrata) di Giorgio Calcaterra ai mondiali di Tarquinia.
Avevo conosciuto Soresi a Luco dei Marsi (durante il raduno della nazionale) e mi fece un'ottima impressione; ho quindi accettato di buon grado e gli ho riferito quella che era la mia idea a riguardo! Pensieri che poi sono stati riportati sul numero di ottobre di "Correre" in modo ineccepibile.
"Addirittura una pagina intera per questa facenda!" ho pensato! "Magari è la volta buona che ci danno più spazio".
Comprai il numero di ottobre e anche quello di novembre dove veniva riportata la notizia che Calcaterra avrebbe corso il mondiale:"Bene! Continuano a parlare di noi...".
Il mese di dicembre lo saltai a piè pari; un amico me lo fece sfogliare e vidi che di interessante non c'era praticamente nulla.
Mi ero persino dimenticato che, nel numero di gennaio, ci sarebbe stato un articolo sui mondiali di Tarquinia.
Per come era andato quel mondiale, personalmente, non avevo molto interesse a leggerlo.
Poi, un altro amico, mi manda un sms dicendomi:"Hai visto che bel regalo ti ha fatto Correre?"
Incuriosito, mi sono recato in edicola e l'ho acquistato.
C'era una bella foto dell'ultima edizione della Strasimeno dove ero presente insieme a D'Innocenti, Caroni e ad un altro podista che non conosco e che gareggiava in una distanza più corta.
"Bella foto! Inserita all'interno di un articolo che parla delle scorte di glicogeno ma sempre una bella foto".
Dato che c'ero, ho continuato a sfogliare la rivista e finalmente ho trovato l'articolo sui mondiali dei 100 km a Tarquinia.
Beh! Trovata la pagina ho lanciato la rivista contro un muro:"Che vadano a farsi benedire!" (in realtà ho detto un'altra parola....)
Un articolo che definirei semplicemente VERGOGNOSO!
Mezza pagina, quattro righe in crocie e la classifica per nazioni addirittura completamente sbagliata.
Non un accenno alla cronaca della gara, non un'intervista a Calcaterra (che ha vinto "solo" 4 medaglie d'oro).
Non hanno riportato che Calcaterra ha vinto anche il titolo europeo, che Monica Carlin, oltre alla medaglia di bronzo mondiale ha vinto anche quella d'argento europea, che la squadra maschile, grazie ai miei compagni, ha vinto ben due medaglie d'oro, mondiale ed europea, che la squadra femminile ha preso l'argento europeo.
Ma cosa cavolo deve fare l'ultramaratona italiana per avere più spazio in quella che si spaccia di essere la rivista più importante del settore in Italia?
Al fatto che Calcaterra rinunciava alla nazionale hanno dato molte più righe e molto più spazio che non alla sua vittoria al mondiale: ASSURDO!
D'altro canto hanno dato ben 4 pagine ad un signore (ammirevole per carità!) che corre come ce ne sono a migliaia in Italia, che ha il "pregio" di essere il presidente di una squadra di calcio di non so che categoria (la Spal.....società storica ma non di certo si trattava di Moratti, Berlusconi o Della Valle).
Io non dico che quel signore non deve avere spazio ma, così come lo trova lui, lo deve trovare allo stesso modo, anche un campionato del mondo sui 100km, corso in Italia e stradominato dagli italiani.
Volevo persino scrivere a Correre poi ho cambiato idea; ho il mio blog e se mi va di dire qualcosa lo dico qui!
Tanto poi, non avrebbero mai ammesso che il loro è un grave errore! Avrebbero detto che, secondo loro, è giusto così per i più disparati motivi che io non capirò mai!
Vabbè! Intanto i miei 5 euro li han persi per sempre!