RICORDI DI UN MONDIALE

4 dicembre 2008

CRAMPI, CPK E DOTTORI

Dopo la cocente delusione dei mondiali di Tarquinia ho cercato di andare a fondo riguardo al problema che mi è occorso: i crampi.
Anche in passato ne avevo sofferto come ad esempio in Korea, nel 2006, quando, durante i mondiali, verso l'80° km viaggiavo in 8° posizione e con una proiezione finale di circa 06h45'-06h50', sono stato letteralmente "bloccato"; in quell'occasione sono riuscito a terminare la gara in 18° posizione, in 07h12' e facendo gli ultimi 10 km in 58'43".
Oppure al Passatore di quest'anno, quando, a causa dei crampi, non sono riuscito a scendere sotto le 07 ore per un soffio....a Brisighella sono passato con un tempo che senza tanto spingere nel finale, mi avrebbe permesso di terminare in 06h55'.
Dati i precedenti mi sono quindi mosso interpellando medici e nutrizionisti per capire come potevo risolvere il problema.
Ho fatto degli esami del sangue dopo 10 giorni di assoluto riposo e ancora molti valori erano piuttosto "scombussolati", CPK e ferritina tra tutti.
Più o meno la cosa che mi hanno detto tutti è stata la seguente: sei troppo usurato, ti alleni troppo, devi riposare di più!
Ma come si fa a preparare un mondiale sui 100 km e sperare di correrlo da protagonisti, senza allenarsi tanto?
Come si fa ad arrivare riposati, con tutti i valori a posto, dopo un periodo di preparazione per una gara così lunga ed impegnativa?
Probabilmente quest'anno, la mia preparazione è stata condizionata dai due infortuni muscolari che mi hanno fatto cambiare i programmi in corsa, e non mi hanno consentito di scaricare sufficientemente le settimane a ridosso dei mondiali (l'ultimo lunghissimo l'ho corso solo 13 giorni prima: maratona di Venezia più altri 18 km).
Ma resta il fatto che ogni volta che faccio gli esami del sangue ho questo benedetto CPK anche 6-7 volte superiore alla norma.
Chi ho consultato mi ha detto che i crampi, probabilmente, si formano non per una carenza elettrolitica, ma perchè mi sono presentato al via "troppo allenato", ovvero "stanco" (anche se a me non sembrava proprio...almeno io mi sentivo bene!).
Cosa è il CPK? In parole povere è un enzima muscolare che "aiuta" la ricostruzione muscolare quando le fibre sono danneggiate; in pratica, quando è superiore alla norma, indica che c'è un danno muscolare in corso.
Il mese prima dei mondiali (5-6 giorni prima dell'infortunio al polpaccio) avevo questo valore a 570 contro un massimo di 170 (una volta, a febbraio, lo avevo anche a 2800....il giorno prima avevo fatto un lungo di 40 km).
Il che è normale quando uno corre una media di 25-30 km al giorno ma allora?
Come si fa ad avere il CPK normale e quindi avere una perfetta efficienza muscolare, allenandosi tutti giorni?
I più preparati in metodologia di allenamento mi diranno:"Devi inserire delle sedute di scarico!".
Cosa che ovviamente ho fatto; gli esami sono stati fatti dopo 4 giorni di corsa lenta o rigenerante che hanno seguito la maratona del Garda.
Oggi sono stato da un neurologo che, addirittura, per capirci di più, ha chiesto di fare gli esami del sangue anche a tutta la mia famiglia e successivamente un'elettromiografia e, se non basta, anche una biopsia muscolare.
Pensa addirittura che ci possa essere una qualche malattia muscolare. Bah! Mi sento di escluderlo (tocco ferro!)
Starò ancora più attento allo scarico, mi allenerò un po' meno e farò ancora più attenzione all'alimentazione.
Speriamo basti per portare giù questo CPK e non soffrire più in futuro di crampi.

12 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

In bocca al lupo. Io molti anni fa quando non ne capivo nulla...il giorno dopo una gara tirata di 21km trovai 450 di cpk.
A oggi è il valore + alto, ma è anche vero che tutte le altre volte ho fatto il prelievo almeno a 3-4 giorni dalle gare o dall'allenamento + duro.
Certo 2800 è proprio tanto !
Pero' la coperta mi sembra corta, o parti per la gara da 100km meno allenato ma più "fresco" o arrivi al top ma rischi di andare in crisi al 90esimo.

Simone ha detto...

direi cha stai facendo del tuo meglio per capire il piu possibile cosa puoi cambiare per migliorare.

Resta sempre che il nostro corpo è una macchina cosi articolata e piena di variabili e complessità, che capire cosa possa andare a influenzare quel parametro è molto difficile.

Tu persevera con pazienza e magari troverai una spiegazione, che poi si puo scoprire che i crampi li porta quel parametro o che quel parametro non c'entra nulla.
Come sempre i valori standard sono dati dalla media gaussiana, cioè il 95-96-97% della gente ci sta dentro, ma c'è sempre un 1-2-3% che ha altri parametri, naturalmente, senza bisogno di avere ne malattie ne problemi, semplicemente siamo tutti piu o meno leggermente diversi.
Voglio dire, i top della maratona che fanno 250km costantemente, quel parametro dovrebbero averlo a 10.000! Certo la 100km è un'altra gara, ma il carico totale sicuramente conta. è duro decifrare queste cose.

Tu abbi pazienza, penso che se anche non lo risolverai definitivamente potrai almeno migliorare decisamente la questione dei crampi a cui sei soggetto.

Magari 1 mese da sprinter ti rafforza al punto che il tuo fisico poi gestirà il recupero senza piu avere il CPK cosi alto. Fra l'altro da ex tennista, lo scatto e la potenza la dovevi avere, magari hai troppe fibre veloci che si danneggiano piu facilmente nella distanza? booo, ho tirato a indovinare da profano (ci tengo a sottolinearlo)

giovanni56 ha detto...

Ma CPK non è un modello di Mercedes?
Adesso ti fai "sponciare" da un po' di aghi e poi VIA!!!
Per scaricare di più ... dovrai andare al porto?
(tanto per sdrammatizzare)
Va dove ti porta il cuore.
In bocca al lupo, Marco.

Andreadicorsa ha detto...

Caro Marco, io penso semplicemente che dopo 75km di una gara cosi' tirata sia più che umano avere qualche problema fisico.... A tutti penso sia capitato qualcosa, anch'io non e' che fossi in grandissima forma dopo 80km, certo riuscivo ancora a correre anche se a volte dovevo rallentare per gli attacchi di crampi alla coscia dx, ma ho visto che anche i miei compagni di corsa e gli altri che via via incontravamo avevano le loro rogne. Sicuramente tu sei stato uno di quello che ha avuto i problemi maggiori, tieni presente però che eri in 4° posizione quindi solo 3 andavano più forte di te.... Ricordati quanti atleti abbiamo visto ritirarsi, molti hanno sofferto di crampi causa anche il percorso molto sinuoso e i lunghi tratti controvento che non ti davano un attimo di respiro (in più eri sempre da solo). Forse quando dici che non hai scaricato molto nelle ultime 2 settimane hai ragione, questa esperienza ti potrà essere d'aiuto quando sarà ora di finalizzare la preparazione x i prossimo mondiali in Belgio. L'ultima settimana la dedicherei proprio a corse blande in modo da arrivare con i muscoli rigenerati al 100%. Comunque fai bene a cercare di andare a fondo sulla causa del tuo problema (se c'è) e analizzarlo in modo scientifico. Vorrei darti un piccolissimo consiglio visto che tu me ne dai sempre e io cerco di farne tesoro: sappiamo tutti che una 100km è una gara massacrante e interminabile, soprattutto se corsa a certi ritmi, forse la prossima volta corri la prima parte correndo leggermente più lento, quello che perdi nei primi 60-70km risparmiandoti di un 5% sono sicuro che lo recupererai negli ultimi 20km dove arriverai meno affaticato e potrai dare il massimo e chiudere in 6h40-45' il tempo che avevo previsto x te a Tarquinia!
Allora ci vediamo domani sera?
Un salutone Andrea

franchino ha detto...

Ciao Marco, consigli non saprei dartene in questo caso ma ti fccio un grosso in bocca al lupo!

Giulyrun ha detto...

E'comunque bello leggere cose cos' interessanti. Non sono medico e quindi il mio consiglio è spassionato e forse primo di fondamento. Escludendo la malattia, forse non sarebbe meglio controllare ed approfondire il problema alimentazione ed eventuali allergie o insofferenze alimentari? Il mio esempio potrà essere stupido, però io normalmente tutti i giorni lavorativi mangio una banana - i crampi non so neanche cosa siano - Ovvio che corro molto meno di te e con carichi molto più leggeri però può essere un dato.

Marco ha detto...

Ciao Gian Carlo,
hai proprio ragione la coperta è sempre troppo corta.
L'unica soluzioneè quella di calibrare ancora meglio gli allenamenti alternando con maggior oculatezza periodi di carico a periodi di scarico.
E' come cucinare un buon piatto: bisogna saper dosare bene gli alimenti.
Per la prossima stagione credo di avere una buona ricetta (un buon programma), bisognerà vedere quanto staranno lontani gli infortuni.
A presto.

Marco ha detto...

Ciao Simone,
pensa che tirano ad indovinare anche i medici.
Io personalmente, più passano i giorni e più mi convinco che, a parte una certa predisposizione genetica ai crampi (ne soffrivo anche quando giocavo a tennis) la causa principale sia stato l'infortunio al polpaccio prima del mondiale.
Il CPK alto anche dopo 10 giorni di riposo probabilmente era dato da una piccola lesione muscolare ancora in corso al gemello laterale.
Infatti è solo da una settimana che non sento più nulla alla gamba.
Mah! Speriamo bene e andiamo avanti con un'attenzione ancora maggiore al potenziamento in palestra; quest'anno ho in parte cambiato la metodologia di lavoro con i pesi.
Vediamo se così funziona.
Grazie per il tuo intervento e a presto.

Marco ha detto...

Ciao Giovanni,
al massimo per scaricare qualche volta vado in bagno!
Battute a parte....bisogna sdrammatizzare; la corsa per me è importante ma resta sempre e solo sport.
Certo che di farmi sponciare dagli aghi non ne ho proprio voglia!
Bah! Valuterò nei prossimi giorni...
A presto.....in via Frassinelli c'ero anche oggi! Mamma quanta acqua!

Marco ha detto...

Ciao Andrea,
tu hai vissuto con me quei 3 giorni...
Leggo con piacere i tuoi consigli! E' certo che non ho scaricato a sufficienza ma è un rischio che ho voluto correre per arrivare preparato, con tutti i lavori importanti fatti nelle gambe.
Ero conscio che avrei potuto correre il rischio di "pagare", l'ho corso ed è andata male.
Sono però convinto che non è stato un errore e questo per molti motivi.
Il primo perchè non avevo alternative dato l'infortunio che ho patito 4 settimane prima del mondiale.
Il secondo è perchè io, a Tarquinia, non volevo "accontentarmi" di un buon piazzamento.
Se non avessi caricato le ultime settimane probabilmente avrei terminato la gara, magari anche con un "discreto" tempo ma io volevo di più! Ho rischiato, ho sbagliato ed ho pagato....ma ho imparato anche!
Partire in una 100 km troppo sotto ritmo per me è un triplice errore.
Uno, perchè se cerchi un grosso risultato non puoi sperare di correre sempre in rimonta, devi anche rischiare qualcosa (vedi Calcaterra e D'Innocenti l'anno scorso in Olanda...).
Due perchè le energie che risparmi all'inizio è difficile trasferirle sulle gambe dopo 60-70 km di corsa.
Anche i più forti (Calcaterra e i giapponesi l'anno scorso....) non riescono a fare la seconda metà più veloce della prima.
Tre, perchè si fatica anche ad andare piano.
E' ovvio che cautela ci vuole (e tanta anche....) ma a Tarquinia ti assicuro che stare con i primi non è stato un azzardo, si andava anche più piano di quello che pensavo di correre io.
Probabilmente ci vediamo domani.
Ciao e buna giornata.

Marco ha detto...

Ciao Franchino,
gli "in bocca al lupo" fanno sempre un grosso piacere.
Crepi il lupo e grazie.
A presto.

Marco ha detto...

Ciao Giuly,
grazie anche a te per il tuo commento.
Hai ragione riguardo all'alimentazione ed, eventualmente, alle intolleranze alimentari.
Ho contattato Luca Speciani, un medico nutrizionista molto preparato e competente, con il quale ci stiamo scambiando delle informazioni per provare a risolvere il problema.
Luca è molto preparato e sa cosa vuol dire correre...
Grazie di nuovo e a presto