RICORDI DI UN MONDIALE

26 ottobre 2008

SONO PROPRIO CONTENTO!

Un aggiornamento veloce veloce della mia giornata.
Oggo ho corso a Venezia in 2h34'05"; ho corso senza spingere "a tutta" e sempre con un po' di margine! Mi sono anche fermato per 30" per un bisogno fisiologico "pesante".
Certo che se avessi dovuto cercare il personale a Venezia sarebbe stata davvero dura! Venticello sempre presente e sempre costantemente contro, ponti e cavalcavia proposti nei momenti topici (dal 28° km in poi......), a Venezia curve secche di 90°....c'era un po' di tutto! Fatto sta che anche i tempi dei primi si sono decisamente appesantiti.
Dopo circa due ore, non appena sono tornato a casa, senza pranzo, mi sono sciroppato altri 18 km.
Ho cercato di correre facile facile, senza forzare.
Mi sarei accontentato di correre a 4'10" ed invece......alla fine ho fatto i 18 km in 1h11'53" (4'00" di media) con l'ultimo un po' più in spinta a 3'50".
La contrattura al polpaccio si è fatta sentire senza condizionarmi più di tanto, quindi....sono proprio CONTENTO.
In settimana cercherò di scrivere qualcosa di più, soprattutto di quanto sono stato contento di tutto il tifo che ho ricevuto stamani dal numerosissimo pubblico sul tracciato della maratona.
A presto.

25 ottobre 2008

RIECCOMI

Sono stato un po' assente!
Effettivamente sono stato parecchio impegnato a "guardare culi in palestra"...Che vitaccia eh?
Se ne troverò la voglia, ma soprattutto il tempo, nei prossimi giorni scriverò qualcosa di come sta procedendo la mia preparazione per Tarquinia.
Vi dico subito che ho avuto un fastidio muscolare ma che ora sto bene e mi sto allenando a pieno regime.
Domani sono a Venezia (dove correrò tranquillo tra le 2h35' e le 2h40') e nel pomeriggio aggiungerò altri 18 km.....sarà l'ultima tirata di collo prima di Tarquinia.
Ciao a tutti.

14 ottobre 2008

24 ORE

Con questo post volevo fare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi che rappresenteranno l’Italia ai prossimi campionati del mondo di 24 ore.
Correranno il prossimo week end, 18-19 ottobre, a Seul in Korea, all’interno del parco olimpico che nel 1988 ospitò le Olimpiadi.
Conosco quel parco perché nel 2006 i mondiali dei 100km si svolsero proprio a Seul; è un posto stupendo!
Sono convinto che Mammoli e compagni sapranno dare delle belle soddisfazioni agli appassionati italiani.
In bocca al lupo ragazzi, e fatevi valere per portare in alto i colori azzurri.

10 ottobre 2008

PRECISAZIONI

Il signor Giorgi è tornato, questa volta sul mio blog; ha lasciato due commenti nell'ultimo post scritto.
Gli rispondo direttamente e con meno educazione questa volta, dato che la pazienza ha un limite ed io, in questi giorni, ho le palle particolarmente girate per motivi che vi racconterò più avanti.
Signor Giorgi, a parte il fatto che non si capisce un cazzo di quello che scrive perchè la punteggiatura non sa proprio cosa sia, Lei parla di qualcosa che può solo supporre con la sua testa che oserei direi "non preparata" (qui mi sono tenuto.....mi venivano altri aggettivi).
Lei ha capito proprio poco di quello che ho scritto nell'ultimo post.
Non l'ha capito perchè non conosce nulla (anche qui stavo usando un altro termine...forse "un cazzo"?) di fisiologia, di metodologia di allenamento e, soprattutto, di quella che è la mia storia (ma anche quella di Andrea Rigo) di atleta.
Forse, quando parlo di capacità coordinative, di capacità condizionali, di sistemi energetici, di fasi sensibili di sviluppo a lei viene un gran mal di testa (sempre che ce l'abbia....la testa!).
Parla di 10 km, di mezze maratone, di maratone, di mondiali master come se stesse parlando di cose identiche.
E' un dato di fatto o no che Calcaterra ha corso 2h13' otto anni fa? E che da quando corre le ultra non ha mai fatto meglio di 2h18' (a Roma quest'anno)?
Io non ho mai affermato di essere un Ferrari come Calcaterra, ma dal paragonarmi ad una 500 ce ne vuole....Lei allora che cosa è? Una cariola bucata?
Prendendo l'esempio della Ferrari, lei ci andrebbe con una Ferrari nel traffico urbano, dove la velocità media è molto più bassa che non in autostrada? Penso di no perchè di benzina le costerebbe mezzo stipendio.
Forse questa metafora le spiega che ognuno usa i mezzi che ha e gli adatta a seconda della situazione in cui si trova.
La Ferrari va bene per la pista, la 500 ti porta ovunque se ben manutentata.
Mi fa degli esempi di atleti di 45-50 anni che corrono la mezza in 1h09'-1h10'.....E allora? A quanto corrono la maratona? Le fanno? In che tempi? E le 100km?
Quanta gente c'è che corre la mezza maratona in 1h02' e poi, in maratona non riescono a fare meglio di 2h17'? Le faccio anch'io un esempio: Said Boudalia, italiano di orgine marocchine, atleta fenomenale fino al 30° km che poi oltre non è ancora riuscito ad esprimersi al meglio.
Siamo sicuri che, perchè la mezza la corre in o1h02', se si cimentasse in una 100km la correrebbe in 06 ore spaccate? Onestamente non ci credo proprio.
Mi cita un nome che fa la maratona in 2h30' e allora? Bravo lui, io non dico di certo che è un mediocre, lo apprezzo e penso che sia un atleta molto forte.
Ma quest'atleta corre anche le 100 km?
A parte Calcaterra e D'Innocenti, mi fa altri esempi di atleti che corrono la maratona in 2h15' e che fanno anche le 100 km? Di atleti che corrono ora la maratona in 2h15'....non 8 anni fa!
E ripeto, da quando i due atleti romani fanno le 100km, quei tempi non li hanno più fatti.
Non mi dica che la gente non fa le 100 km perchè non ci sono soldi.
La gente non fa nemmeno le maratone dove i soldi ci sono, vedi al Lago di Garda dove sono arrivato 3° (dietro a due keniani) ed ho preso 1.500 euro (uno stipendio).
La gente non fa le 100 perchè sono distruttive, perchè non ne puoi fare una ogni domenica e, per preparle, ci vuole molto tempo, rinunciando anche ad altre gare.
Signor Giorgi, non scuso il suo sfogo perchè è uno sfogo del cazzo (qui l'ho detta!) che non ha nessuna base scientifica dietro, ma solo su supposizioni di uno che di corsa non capisce nulla.
E' lo sfogo del classico tifoso calcistico che dice: il Milan ha perso con il Bologna, il Bologna ha perso con la Fiorentina e quindi la Fiorentina vince con il Milan.....
Magari! Dico io (sono tifoso viola) ma so bene che non è così, che ogni situazione va analizzata e valutata attentamente.
Studi un po' di anni, corra sul serio e poi ne riparliamo!
E, se riscrive, aggiunga qualche virgola e qualche punto tra i suoi pensieri confusi.

8 ottobre 2008

MA SONO COSI' SCARSO?

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Sempre sul sito del mio compagno di nazionale Andrea Rigo, ieri è apparso un altro "fenomeno" che, questa volta, almeno lui, si è firmato, tal...... andavetelo a vedere cliccando sul link in testa al post!
Prendo spunto dalla sua "riflessione-offesa" per fare delle considerazioni di tipo "metodologico-fisiologico-scientifico"....... Mi sa che mi sto proprio montando la testa!
Allora.....il signor in questione dice questo:
"CIAO. NON CAPISCO IL SIG. MZUNGO DI CHE SI MERAVIGLI CI SONO DECINE SE NON CENTINAIA DI PERSONE CHE FANNO OLTRE 10 MARATONE L'ANNO QUINDI MI SEMBRA cosa normale poi riguardo i personali penso che siano risultati che ottengono moltissimi amatori anche vicino ai 50 anni quindi sono del tutto normali. sono loro ultramaratoneti che si sono forse montati la testa e si credono dei ''campioni'' molto scarsi però. questo vale per il sig. rigo e boffo perchè calcaterra e d'innocenti almeno tempo fa ottenevano risultati eccellenti e calcaterra tuttora li ottiene quindi con 2h 30' 2h 35' si è atleti normalissimi di medio livello. stiamo con i piedi per terra senza fare i fanatici. mauro giorgi perugia".
Ho fatto un copia-incolla.....
Prima considerazione: nell'anno 2007 ho corso come miglior maratona in 2h30'45" che equivaleva alla 76° posizione nel ranking italiano pubblicato da Correre; 76°? Che sarà mai? Niente! E' vero, è niente ma se si considera che in quella classifica ci sono 28.376 nomi, non mi pare di essere proprio nella media...forse un pochino più su?
Quest'anno ho già corso in 2h28'25" che, paragonato alla classifica dell'anno scorso mi porterebbe al 60° posto.......non mi pare di averne tanti tanti davanti in Italia, e stiamo parlando di maratona, non di ultramaratona.
A fare questi tempi non vedo nemmeno 45 enni....figuriamoci 50 enni (il miglior 45 enne ha 2h30'38").
Seconda considerazione: io ho iniziato a correre "seriamente" a 29 anni, cioè 4 anni fa.
La fisiologia e la metodologia dell'allenamento ci insegna che certe capacità fisiche, siano esse coordinative che condizionali, hanno un periodo ben definito di massimo sviluppo in alcune fasi di crescita dell'uomo; questo vuol dire che certe capacità o le sviluppi in una determinata età o le puoi migliorare fino ad un certo punto.
Capacità coordinative quali l'equilibrio o le sviluppi quando sei piccolo (dai 6 ai 12 anni) o non le sviluppi più, le puoi al massimo raffinare ma non migliorare più di tanto.
Lo stesso vale per le capacità condizionali: la reattività o la forza esplosiva non le migliori quando hai 30 anni ma molto molto prima.
La resistenza è invece una capacità condizionale che puoi migliorare anche in età avanzata; attenzione però, parlo di resistenza come capacità di fare un gran numero di chilometri, non di soglie che possono essere incrementate drasticamente solo con l'allenamento.
Certo! Con allenamenti mirati di potenza aerobica (ripetute, variazioni, corti veloci,.....) le soglie possono migliorare, ma, l'età "sensibile", ovvero quella del loro massimo incremento è ben prima dei 30 anni.
Questo cosa vuole dire? Che forse, se avessi iniziato a correre prima, diciamo a 15 anni, ora, i miei personali avrebbero potuto essere migliori.....
Ovviamente poi ci sono i limiti che la genetica impone ma, nel caso mio e di Andrea, questi limiti non potremmo mai scoprirli perchè abbiamo iniziato a correre troppo tardi.
Ora li possiamo solo "avvicinare", ma non raggiungere, facendoci un culo così!
Terza considerazione: io, fino a 28 anni, ho praticato uno sport a livelli molto alti che è tutto il contrario di quella che è la corsa a piedi, giocavo a tennis.
Molti studi hanno evidenziato come la durata media di uno scambio, sia di pochissimi secondi (da meno di un secondo ad un massimo di 10-12 secondi) e che gli spostamenti medi su un campo da tennis siano all'incirca di due metri....avvolte lo sono anche di pochi centimetri.
Avendo praticato tennis per 16 anni, credo di aver adattato il mio organismo ad uno sforzo fisico completamente diverso da quello richiesto dalla corsa, questo sia da un punto di vista muscolare che metabolico: da uno sport aerobico (la corsa) ad uno sport anaerobico alattacido che diventa aerobico solo nella fase di recupero tra uno scambio e l'altro.
Quindi, sono partito con l'avventura della corsa, da una condizione fisica ancora più svantaggiosa rispetto a chi magari veniva dal ciclismo, dallo sci di fondo o dal calcio.
Quarta considerazione: la mente che ha scritto quel commento e che mi definisce "montato ma scarso" cita Calcaterra e D'Innocenti....bene! Calcaterra ha un personale di 2h13' fatto nel 2000, personale che probabilmente per me sarebbe stato inavvicinabile anche se avessi iniziato a correre a 6 anni, mentre Marco D'Innocenti ha un personale di 2h18', gran tempo che io non farò mai ma che, forse, e sottolineo forse, con condizioni di partenza diverse da quelle citate sopra, dico di nuovo "forse", avrei anche potuto raggiungere, dato che, geneticamente non mi considero proprio una "sega".
Quinta considerazione: Calcaterra e D'Innocenti è da un po' che non si avvicinano più ai loro personali; questo non è perchè sono diventati meno forti, quello lo sono sempre, ma perchè, praticando anche loro gare di ultramaratona, hanno dovuto rivedere anch'essi la loro preparazione.
C'è poco da fare, la velocità la si perde quando ti abitui a stare sulle gambe 6-7 ore.
Con questo cosa voglio dire? Che, a 29 anni, quando ho iniziato "seriamente", sono partito subito con l'idea di fare le 100 km, ragion per cui certi lavori che mi potevano dare velocità nelle gambe e quindi tempi migliori in maratona, li ho svolti con minor frequenza privilegiando la quantità.
Sesto: perchè molti continuano a non capire che maratona ed ultramaratona sono due realtà completamente diverse? Perchè si pensa che gli ultramaratoneti siano maratoneti scarsi? Per me sono semplicemente atleti diversi, con caratteristiche fisiche, ma soprattutto mentali, diverse.
Io vorrei vedere un atleta da 2h10' che corre una 100 km senza una preparazione specifica!
Magari mi sbaglio, ma potrebbe anche darsi che in fondo non ci arriva, e allora? In quel caso non sono stato più forte io di quel maratoneta? Ovviamente in un contesto di 100 km!
Settimo: voglio un po' "sbrodolarmi", al momento quest'anno detengo la miglior prestazione MONDIALE (non condominiale) nella 6 ore con 89km633 (4'01" di media) ottenuta in un circuito di 1 km, con 4 curve ad angolo retto, uno scalino, e 200 persone che giravano con me e che spesso non si dannavano l'anima per lasciarmi strada.....prima di dire che sono scarso vorrei che il signor Giorgi facesse altrettanto, o non è in grado? Mi risulta che tale "fenomeno" non è presente in alcun ordine d'arrivo di alcuna maratona dal 2005 al 2007....non so se si è rifatto quest'anno.
Vabbè ora basta! C'è chi mi considera mediocre, saccente e antipatico....me ne farò una ragione ma di certo entusiasmo ed impegno da parte mia saranno sempre al massimo.

7 ottobre 2008

DOPING NELL'ULTRAMARATONA

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Nel blog di un mio amico e compagno di nazionale, Andrea Rigo, è comparso un commento da parte di un "anonimo" (tanto per cambiare....) che dice a chiare lettere che noi ultramaratoneti, un po' più "evoluti" della media, siamo tutti DOPATI.
Questo codardo, che si firma "Mzungu", non fa nomi e cognomi se non quello di Andrea, titolare del blog, ma, ovviamente, mi sento preso parte in causa.
Proverò a spiegare un po' di cose a questo "senza identità", su come si possano compiere performace fisiche al di sopra della media senza per forza doparsi.
Riporterò il mio esempio personale, la mia storia di atleta e la mia vita al di fuori della corsa.
Prima di tutto, a fare anche 750 km in un mese non ci si arriva dall'oggi al domani.
Ho iniziato a correre per piacere nel 2000, intervallando tennis e corsa fino al 2002, un anno di stop dove ho solo giocato a tennis (2003) per poi riprendere solo con la corsa nel 2004.
Dal 2004 al 2008 (5 anni) ho sempre corso cercando di impostare una preparazione in modo"scientifico", il che non vuol dire "chimico", dove, mi sono posto degli obiettivi sempre a lungo termine.
La preparazione di un atleta è un insieme di tantissime variabili e parametri, che vanno intrecciati tra di loro considerando anche le caratteristiche dell'atleta in questione.
Io, nel 2004, sapevo bene che per essere competitivo in una distanza come la 100 km avrei dovuto aumentare i miei carichi di allenamento, che allora si aggiravano intorno ai 110 km settimanali, ma sapevo anche che non avrei potuto farlo di "botto", che per correre anche 210 km in una settimana, il mio organismo avrebbe avuto bisogno di tempo per adattarsi a chilometraggi molto più sostanziosi.
Sono partito con l'idea di fare le cose con gradualità e, da 110 km alla settimana, ho piano piano incrementato la lunghezza degli allenamenti, da 110 a 120, da 120 a 130 e così via, fino ad arrivare l'anno scorso a punte superiori ai 200 km.
Ci ho messo però 4 anni, non 4 settimane; il mio fisico si è adattato poco alla volta a sostenere sforzi di questo livello.
Secondo: ho parlato di scientificità e programmazione; nell'arco di un anno individuo nella mia preparazione due macrocicli con un obiettivo finale di riferimento (per quest'anno Passatore e Mondiale a Tarquinia). Tutta la preparazione è svolta per arrivare in forma alla fine del macrociclo. Terminato il macrociclo segue un periodo di "scarico" piuttosto lungo, dalle due alle tre settimane, dove sono ammesse solo corsettine leggere e sport alternativi, questo per far "rifiatare e recuperare" l'organismo.
Inoltre, all'interno dello stesso macrociclo, sono inserite delle settimane di scarico, dove i km ed i lavori si riducono notevolmente per "supercompensare" l'allenamento svolto fino a quel punto.
Non è quindi vero che sono sempre "sotto pressione" e che quindi necessito di doparmi per tenere certi ritmi sia in termini di chilometraggio che in termini di ritmi.
Lo scarico poi è inserito anche nelle settimane di carico, mica eseguiamo tutti i giorni allenamenti con 30 km di ripetute! Dopo allenamenti duri seguono sempre sedute più tranquille.
Il fisico va rispettato, e più che dopandosi, aiuti a preservarlo dandogli modo di respirare, ovviamente nei modi e nei tempi opportuni.
Terzo: vorrei chiedere a "Mzungu" come pensa sia possibile correre una 100 km senza fare in allenamento (o in gara, a seconda dei gusti...) certi chilometraggi?
Forse avrebbe potuto sospettare di noi se ci allenassimo poco e non il contrario.
Quarto: Mzungu potrebbe avere ragione di sospettare se un atleta che aveva come personale 2h35 come Andrea avesse corso a Berlino in 2h25' e la settimana dopo a Pescara in 2h28' ma, i suoi tempi, 2h33' a Berlino e 2h38' a Pescara, rispecchiano assolutamente il suo valore che è molto al di sopra della media, valore raggiunto esclusivamente con allenamenti duri e sistematici.
Forse Mzungu non sa che differenza c'è a livello energetico, metabolico e muscolare per un ultramaratoneta, correre a 2h33' (al ritmo del personale) o a 2h'38'!
5' sono un'enormità....E' per quello che è plausibile e possibile farlo; Andrea tra Berlino e Pescara ha usato fibre e miscele di carburanti (grassi e zuccheri....che vi credavate!) diverse.
Il corpo umano ha una quantità di grassi che potrebbe permettere di correre per 48 ore consecutive se non subentrassero problemi muscolari e articolari.
Cosa vuoi che siano due maratone a distanza di 7 giorni di cui la seconda corsa al 70%?
Quinto: Mzungu deve sapere anche un'altra cosa ovvero che, per recuperare da certi sforzi fisici che faccio, ho un regime di vita decisamente "non comune". Se non mi sto allenando o se non sto lavorando (per fortuna non faccio asfalti per l'Anas, ho un lavoro che fisicamente non è affatto dispendioso), le mie ore libere le passo a casa a RIPOSARMI.
Non faccio mai tardi la sera, mi nutro come si deve, non ho mai fumato una sigaretta in vita mia, a differenza di Andrea sono persino astemio, insomma....la mia vita, al momento, è impostata per fare sport; quest'estate non ho nemmeno fatto ferie per allenarmi: io corro e lavoro, e mi piace così!
Ho 33 anni, sono nel pieno delle mie forze, può darsi che tra qualche anno le cose cambino e allora cambierà anche il mio regime di vita.... Sempre sportivo naturalmente ma con meno restrizioni!
Sono convinto che per sostenere certe prestazioni di alto livello la strada sia solo quella: allenarsi, mangiare e riposarsi......e così si arriva anche a correre 200 km alla settimana.
Sesto: Mzungu parla di infortuni; ho spiegato già sopra come una programmazione studiata come si deve prevede anche dei momenti di scarico; non è però sufficiente! Io infatti inserisco anche una seduta alla settimana dal massofisioterapista, tutti i giorni 30' di stretching e, per diversi mesi l'anno, anche delle sedute di allenamento con i pesi in palestra.
Senza considerare il fatto che uso materiali (scarpe) eccezionali; la Saucony mi passa tutto quello che mi serve e così posso permettermi di correre con scarpe che non hanno mai più di 600 km prevenendo di tanto il rischio di infortunarmi.
Inoltre controllo il sangue tre volte l'anno; se c'è qualche carenza di ferro, vitamine, elettroliti.....integro (parlo di integratori da banco.......non di doping) con prodotti che si trovano anche al supermercato.
Settimo: "Mzungu" parla di adrenalina che viene provata da chi pratica sport "solo a livello salutistico"; per carità, sono sicuro che anche l'effetto di una corsa fatta solo per il gusto di farla sia "eccitante" ma.....onestamente, essere sulla linea di partenza di un campionato del mondo con la maglia della nazionale addosso, possa essere "un pochino" più emozionante!
Certo che per arrivare sulla linea di partenza di un mondiale, i km da fare sono tanti e non tutti ci riescono....forse Mzungu è uno che "vorrebbe" ma non ci riesce perchè magari, di sopportare fatica e allenamenti duri non ne vuole sapere; si giustifica dicendo che, chi invece riesce a fare quello che lui non riesce a fare, è dopato.....complimenti!
Ottavo: sono stato testato dall'antidoping due volte, al mondiale in Olanda ed al Passatore (sangue e urine).....inutile che dica che sono sempre risultato negativo.
Nono: l'organismo umano è capace di cose "pazzesche" però tanti non riescono a capirlo! Basti pensare a quei genitori che vanno a prendere i figli a scuola in macchina perchè 500 metri da fare a piedi sono troppi per le loro creature; peccato che in Africa i bambini, per andare a scuola di chilometri ne debbano fare anche 10.....a piedi ovviamente!
Decimo: Mzungu, se ti va di provarci, mi offro di allenarti per 5 anni ma, a differenza di Andrea che ti offre da bere gratis, a me devi pagarmi!
Scusate la "presunzione"!

5 ottobre 2008

BREMA RUNNING TEAM: RIFLESSIONI DI UN COMPONENTE DEL GRUPPO

brema running team
Questo è un post a cui tengo particolarmente.
Probabilmente non interesserà chi non fa parte del mio gruppo podistico, il Brema Running Team, ma, curando questo blog personale, ho voluto comunque esprimere "pubblicamente" le mie riflessioni.
Entrando nel nostro sito, sotto la voce "Comunicazioni al gruppo BRT" mi sono imbattutto nella lettera-sfogo del nostro vicepresidente Mauro (per leggerla basta cliccare sul link) che "rifletteva" su come, per una buona parte dei nostri soci, l'appartenenza al gruppo "Brema" non sembrava essere più così "importante" come lo era stata in passato.
L'annullamento della gara sociale per "carenza di iscritti" ne era un sintomo evidente.
Caro Mauro, caro Beppe (il presidente) e cari consiglieri del gruppo, io mi scuso pubblicamente con voi per essere uno di quelli che non ha dato la propria adesione alla gara sociale.
Mauro ha perfettamente ragione nel ribadire di come certe occasioni vadano colte; lo stare insieme, il conoscersi sempre di più, il condividere cose che vanno al di là della semplice corsa, è una qualcosa da perseguire in ogni occasione e questa, purtroppo, è stata persa anche dal sottoscritto.
L'anno scorso ho partecipato alla gara sociale, che poi è una staffetta a squadre miste dove ognuno da il suo apporto come può. Fu una giornata molto bella, particolare, diversa.
Una di quelle giornate che ricordo molto più di tante gare che ho corso in questi ultimi 4 anni.
Lo stare insieme, il correre insieme, il pranzare insieme è stato un momento che ci ha permesso di condividere molto e di conoscersi meglio.
Mi ha fatto scoprire persone che non conoscevo e che me le ha fatte apprezzare.
Non giustifico la mia assenza; avevo programmato di correre sul Garda e così ho fatto non curandomi dell'interesse del nostro gruppo.
Come me hanno fatto in molti, preferendo corse "più agonistiche" ma, umanamente, meno piene di significati.
Nelle ultime settimane ho vissuto una piccola polemica riguardo alla nazionale dei 100 km; in quelle "discussioni" ho sempre ribadito il mio attaccamento a certi valori che ritengo fondamentali, in particolar modo l'orgoglio di appartenere ad un gruppo come quello della nazionale ed il rispetto nell'onorare la maglia azzurra.
Questo attaccamento che ho per la maglia azzurra è come quello che ho per il Brema Running Team (e delle persone che lo compongono) ed è anche quello che mi piacerebbe vedere da parte dei miei compagni di club.
Cerchiamo di non perdere più occasioni come quella di domenica scorsa, cerchiamo di cementare ancora di più questo gruppo che non corre solo per il gusto di farlo ma anche perchè, sulle proprie maglie, ha un logo che ricorda bambini che correre non possono.
Cerchiamo di essere tutti presenti domenica 30 novembre alla staffetta Martellago-Padova, non ci devono essere scuse o altre corse ad impedire di partecipare a questa "festa". E' importante per i bambini dell'ospedale pediatrico a cui andremo a far visita, ma anche per noi, perchè lo stare insieme a persone positive e che VOGLIONO APPARTENERE a questo gruppo, fa del bene a tutti.

IL LUNGHISSIMO DI SABATO 04 OTTOBRE

Ieri ho voluto di nuovo "testarmi" o meglio, ho voluto eseguire ancora un lunghissimo, in vista dei mondiali dei 100 km del prossimo 08 novembre.
Ovviamente era da tempo programmato che in questo week end, avrei dovuto correre il penultimo lunghissimo da 60 km.
Inizialmente pensavo di eseguirlo sul Montello ma, dato che minacciava pioggia e che venerdì sera ho fatto "un po' tardi", ho preferito invertire i due lunghissimi eseguendo prima quello pianeggiante sulle mie solite strade e, tra due settimane, quello collinare.
Quello di ieri doveva essere un lunghissimo "tirato" cioè doveva sapermi dire, più o meno, fino a che velocità posso spingermi per correre per molti chilometri con parecchio margine e senza "tirarmi troppo il collo".
In pratica, volevo capire a che ritmo posso ambire di partire al mondiale, senza rimanere senza energie dopo metà corsa.
E' vero che il percorso di Tarquinia, soprattutto per i primi 35 km è piuttosto vallonato ma, non dovrebbe rallentare tantissimo la media finale, qualcosina si lascerà giù, però, di certo, non si tratta del Passatore.
E' così mi sono tuffato in questo allenamento.....Come è andato? Oltre ogni più rosea aspettativa!
Come al solito ho corso da solo, senza compagni in bici e controllando il cronometro solo ogni 5 km.
Sono partito alle 10.00 (come al mondiale) con una temperatura di 14° e un vento che in alcuni tratti era parecchio intenso.
Ho corso sul mio solito tracciato da 8,5 km (segnato ogni 500 metri) che ho percorso per 7 volte più altri 500 metri.
Speravo di correre tra i 19'20" ed i 19'30" ogni 5000, il che equivaleva ad una media tra i 3'52" ed i 3'54" al km.
Beh! E' andata ancora meglio, ecco i 12 parziali ogni 5 km.
km. 1 - 5: 19'11"
km. 6 - 10: 19'15"
km. 11-15: 19'15"
km. 16 -20: 19'10"
km. 21 - 25: 19'09"
km. 26 - 30: 19'08"
km. 31 - 35: 19'13"
km. 36 - 40: 19'09"
km. 41 - 45: 19'08"
km. 46 - 50: 19'11" (passaggio al 50° km in 3h11'50")
km. 51 - 55: 19'06"
km. 56 - 60: 19'00"
60 km in 3h49'57" alla media di 3'50" al km. con frequenza cardiaca media a 157 bpm.
Il 5000 più veloce è stato l'ultimo e questo è sintomo di essere arrivato alla fine in condizioni davvero buone.
Di certo tenere quel ritmo per altri 40 km è utopistico ma, il non aver mai sofferto, l'essermi divertito ad eseguire questo allenamento, la media tenuta, le sensazioni fisiche del giorno dopo decisamente buone, il fatto che sarò in gara e che vestirò la maglia azzurra, il tifo della gente (speriamo....!), mi possono aiutare ad affermare che, il mio personale di 06h51', allo stato attuale di forma, potrebbe essere sicuramente migliorato.
Ora ho altre 3 settimane di intenso carico che culmineranno con l'allenamento lunghissimo collinare di sabato 18 ottobre e la maratona di Venezia del 26 ottobre.
Poi inizierà la fase di scarico e rifinitura.
Avanti così che oramai l'08 novembre è vicino!

1 ottobre 2008

CALCATERRA CI RIPENSA

Podisti.Net - Internet Runners Magazine - Mondiali 100km: Giorgio Calcaterra ci sarà!
Oggi volevo parlare di Mourinho e della grande conferenza stampa che ha tenuto ieri dove ha "sistemato" per benino dei giornalisti che non sono capaci di far altro che criticare per partito preso e per vendere più copie, ma, entrato nel mio blog, ho visto il messaggio lasciato da Daniele nel "message box" che diceva che Giorgio ci aveva ripensato e che avrebbe corso i mondiali.
Sono subito entrato nel sito podisti.org ed ho appreso pure io la notizia.
Se volete leggerla basta che clicchiate sul link in testa al post.
Un commento? Sono contento!
Lo sono ancor di più per le parole che ha rilasciato in quel comunicato stampa, le voglio riportare.....:"In questi giorni – dice Calcaterra – tra gare, allenamenti e sui blog, moltissimi amici mi hanno detto o scritto di ripensarci, ovvero di partecipare al Mondiale per rappresentare l’Italia. C’è stato addirittura l’incitamento da parte dell’assessore regionale Giulia Rodano, una cosa inaspettata quindi graditissima. Questi segnali, abbinati alla mia grande passione per le lunghe distanze e la corsa in generale, mi hanno convinto a partecipare al Mondiale dove darò il massimo”.....Sono veramente contento del cambio di posizione di Giorgio e dello spirito con cui affronterà questa competizione.
"Rappresentare l'Italia" è una frase importante che, ai miei occhi, lo fa riapparire come un esempio al quale ispirarsi.
Per fare altre "battaglie" e per "rivendicare" maggior considerazione da parte della Fidal ci sarà tempo dopo, e sarà anche più facile con qualche medaglia che magari Giorgio saprà sicuramente meritarsi.
Bene così!